Nuove disposizioni per la circolazione dei veicoli di prova secondo il Codice della Strada
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha recentemente introdotto nuove disposizioni riguardanti la circolazione dei veicoli di prova, fornendo chiarimenti operativi essenziali per l’attuazione delle norme aggiornate. Queste direttive sono state delineate nella circolare emessa il 2 maggio 2024, che integra le prime indicazioni divulgate con la circolare prot. n. 5909 datata 28 febbraio 2024.
Secondo le nuove disposizioni, sono autorizzati alla circolazione di prova:
- Tutti i veicoli che non sono ancora stati immatricolati, inclusi quelli appena prodotti e i prototipi che non hanno ancora ottenuto l’omologazione.
- I veicoli già immatricolati in Italia, compresi quelli provenienti da altri Paesi dell’Unione Europea o extra-UE e successivamente nazionalizzati in Italia, anche attraverso il processo di minivoltura, e che sono già in possesso dei documenti di circolazione richiesti.
Per i veicoli già immatricolati in Italia, è consentita la circolazione di prova anche se sono in scadenza i controlli di revisione previsti dall’articolo 80 del Codice della Strada. Questo significa che la circolazione di prova è permessa anche nei seguenti casi:
- La revisione del veicolo è scaduta, incluso il caso in cui il veicolo è stato temporaneamente sospeso dalla circolazione a seguito di controlli effettuati dalle autorità di polizia stradale ai sensi dell’articolo 80, comma 14, del Codice della Strada.
- Il veicolo è stato sottoposto a revisione e ha ricevuto l’indicazione “ripetere”.
- È in sospeso una procedura di revisione singola.
Indipendentemente dalla situazione, la circolazione di prova è consentita se è necessaria per condurre prove tecniche, sperimentali o costruttive, dimostrazioni o trasferimenti, anche per scopi commerciali o di allestimento. Questa condizione è di carattere obbligatorio e non può essere derogata.
Si invita a fare riferimento agli allegati per ulteriori dettagli non inclusi nell’articolo.
